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5 tra le migliori mete LGBTQ+ friendly nel mondo


Tempo di lettura: 4 min
24 maggio 2022
Tipologia di viaggio
Visita in città

La “Pride season” è alle porte in molte parti del mondo. Vuoi festeggiare in uno dei posti che ti suggeriamo, e sentirti come a casa? Dai un'occhiata alla nostra selezione delle destinazioni più cool per i viaggiatori LGBTQ+. Tutti gli alloggi che ti proponiamo sono Proud Certified, quindi puoi avere la certezza di trovare un’accoglienza perfetta chiunque tu sia.

Amsterdam, Paesi Bassi

Amsterdam, Netherlands

Saremo pure di parte, ma la nostra città di origine, Amsterdam, è un gran bel posto per la comunità LGBTQ+. I Paesi Bassi sono considerati i più aperti al mondo sotto questo aspetto, e nel 2000 sono stati i primi a legalizzare il matrimonio per coppie dello stesso sesso. La città di Amsterdam ricalca in pieno questa mentalità, ed è pronta ad accoglierti così come sei.

Nel centro storico c’è un monumento triangolare rosa contro la persecuzione delle persone LGBTQ+, chiamato Homomonument, e accanto a lui il chiosco Pink Point offre informazioni a tema su come girare la città. Da lì, una volta fatto il giro dei canali, curiosato per le stradine dello Jordaan e magari fatto un salto al Rijksmuseum, potrai trascorrere la serata al Bar Blend e al SOHO, in Reguliersdwarsstraat, oppure al PRIK in Spuistraat. A inizio agosto non dovrai nemmeno decidere dove andare, perché l’energia del Pride Amsterdam riempirà tutte le strade della città.

Per dormire ti aspetta l’aura luccicante del Waldorf Astoria Amsterdam, che si specchia sull’acqua della cintura dei canali patrimonio dell’UNESCO. Oppure, per un’alternativa un po’ più sobria, affida il tuo riposo alla tipica casa olandese del 18° secolo che ospita il 23 SouS.

Manchester, Regno Unito

Manchester, United Kingdom

Nel cuore del “Village”, la zona espressamente LGBTQ+ di Manchester, c’è Canal Street. L’area ha iniziato a svilupparsi dopo la fine della fase industriale del centro cittadino, e oggi accoglie calorosamente tantissimi viaggiatori LGBTQ+, offrendo intrattenimento e un ambiente sempre amichevole, non soltanto a fine agosto (per la festa del Pride), ma tutto l’anno.

Ma il carattere aperto di Manchester non si esaurisce nell’accoglienza turistica. Prenditi del tempo per girarla, scopri come storia e modernità convivono allo Science and Industry Museum e poi trascorri la notte al Kimpton Clocktower, tra le mura di un imponente edificio vittoriano.

San Francisco, Stati Uniti

San Francisco, Stati Uniti

Spesso soprannominata la “capitale gay” del mondo perché ospita una delle più grandi comunità LGBTQ+ degli Stati Uniti, San Francisco ha un ricco patrimonio storico, in particolare per quanto riguarda il movimento per la difesa dei diritti LGBTQ+ in America. E in effetti è proprio lì che la bandiera arcobaleno è stata sventolata per la prima volta, durante la parata del San Francisco Gay Freedom Day nel 1978.

Ancora oggi il Castro District è il cuore pulsante della vita LGBTQ+ a San Francisco. Se ti appassiona la lotta per l’uguaglianza LGBTQ+ in questa città e in tutti gli Stati Uniti, visita il GLBT History Museum e poi bevi qualcosa al Twin Peaks Tavern, il primissimo gay bar della città pieno di finestre: per non nascondersi mai più al resto del mondo.

E, se ti trovi a San Francisco a fine giugno, come non partecipare ai festeggiamenti del Pride? Cerca il triangolo rosa appeso a un versante delle Twin Peak Hills: l’idea risale a un quarto di secolo fa e aveva lo scopo di rendere il Pride visibile da ogni parte della città. Anche il citizenM San Francisco Union Square non è da meno: è il posto ideale per riposarsi dopo una giornata passata a esplorare.

Sydney, Australia

Sydney, Australia

Sydney è una delle città più accoglienti per i viaggiatori LGBTQ+, non solo in Australia ma in tutto il mondo. Specialmente se ci vai a inizio marzo per il Sydney Gay and Lesbian Mardi Gras, che si tiene ogni anno dal 1978: un festival di colori e divertimento in un clima di assoluta apertura mentale.

Nella zona di Darlinghurst, Oxford Street ha iniziato a svilupparsi già dalla metà del 20° secolo come cuore pulsante della scena LGBTQ+ di Sydney. Il quartiere oggi è pieno zeppo di bar, locali, ristoranti e night club. Dopo una serata festosa e divertente, passa una notte a 5 stelle al The Darling at The Star, come le vere celebrità. È a soli 15 minuti in auto dall’aeroporto.

Toronto, Canada

Toronto, Canada

Definita la capitale LGBTQ+ del Canada per l’apertura mentale e la diversità che la caratterizza, Toronto è stata scelta anche come ambientazione per la serie TV Queer as Folk dei primi anni 2000. La città accoglie la più grande comunità di residenti LGBTQ+ del Paese, vanta una ricca storia di attivismo Pride che risale agli anni '70 e conta ben 3 quartieri prettamente LGBTQ+: Church and Wellesley, Queen West e Cabbagetown. Quest’ultimo pare si chiami così per i cavoli (appunto cabbages in inglese) che gli irlandesi appena trasferiti piantavano nei loro giardini.

Tra le attrazioni principali del quartiere di Church and Wellesley figura il Woody's (operativo da oltre tre decenni) e la libreria LGBTQ+ più antica del Nord America, la Glad Day. Fine giugno è il periodo ideale per visitare Toronto, non solo per le piacevoli temperature estive, ma anche per partecipare al Pride, che dura tutto il mese e culmina con un’enorme parata e un weekend di festeggiamenti. Più vicino a Queen West c’è l'imponente hotel Gladstone House, che unisce camere dallo stile eclettico e originale, con mattoni a vista, a elementi più classici come l'ascensore vintage a vetri.